Resurrezione

h 410x110x110 cm
Ferro e cemento 2016

Come non pensare alle tante interpretazioni che la storia dell’arte ci ha consegnato e in primis, alla celeberrima “Resurrezione” di Piero della Francesca? Alla figura centrale del Cristo che nel sommo Maestro del Rinascimento appare ieratica e fulgida, si sostituisce qui un linguaggio aniconico che nella scabra essenzialità e umiltà della materia, assurge all’idea di riscatto, di vittoria, di ascensione come gesto liberatorio di antica e anche tolstojana memoria.

Abbraccio

h 200x150x90 cm
Ferro e cemento 2014

La terra dura come pietra si spacca vinta dalla potenza di un abbraccio che scioglie le tensioni, incontro autentico e sereno di spirito e materia.

Energia

h 240x260x140 cm
Ferro e cemento 2016

Ancora una volta il suolo-cemento è attraversato da radici che tentano di resistere per continuare a propagare e generare la vita. L’istinto di sopravvivenza supera ogni impedimento e il ritmo  di sistole e diastole, di luce e di buio, si scioglie nei rami che si intersecano come “braccia” impreziosite da esili mani innalzate al cielo.

Croce

h 410x150x240 cm
Ferro e cemento

La croce, simbolo cristiano per eccellenza, è qui rappresentata come tronco vivo, allusione chiara all’albero della vita e al potere salvifico della croce stessa. Dal basamento di pietra si erge maestosa, evidenziando l’intersezione degli assi rivolti ai quattro punti cardinali che nella maggior parte dei mondi culturali allude alla funzione di orientamento dell’uomo nella dimensione spaziale e temporale.

Risveglio

h 460x250x250 cm
Ferro 2014

Queste opere nutrite solamente di ferro e putrelle se da un lato evocano sembianze di tronchi, rami e cortecce, dall’altro suscitano pensieri e immagini di una natura aggredita, straziata,
svuotata della linfa vitale.