h 220x d 200 cm
Ferro e cemento 2017
Per la prima volta l’artista si confronta con una forma circolare e avvolgente. La storia dell’arte, nei secoli, ci ha abituati ad una presenza ricorrente del cerchio e della sfera, dal mito di Atlante spesse volte interpretato, alle sfere armillari del Rinascimento, fino alle realizzazioni contemporanee di Escher, Fontana e Pomodoro. Nel nostro caso, si tratta di un affondo sulla natura che dà forma e sostanza alla terra, rappresentata da un intrico di rami, simili a girali disposti a volute. Lo sviluppo di parti concave e convesse, volutamente aperto e sostenuto dalla base cementizia, nel lasciar entrare la porzione di mondo circostante, è un invito ad una riflessione sulle responsabilità individuali e collettive verso il pianeta che ci ospita e ci nutre. La sfera, notoriamente legata ad un’idea di perfezione e compiutezza, ci riporta ad un senso di armonia invocata e trovata, ad una riconciliazione di spirito e materia.